INTROVERSIONE Parte II

Non so perchè mi sono fissata su questa cosa, ma approfondire le mie conoscenze sulle personalità introversa mi incuriosisce ed affascina.
Sapere che anche noi, poveri introversi, abbiamo qualche marcia in avanti ( non solo la retro)…beh ….non è male!
Ecco allora quello che in rete sono riuscita a "scovare" dal sito dell’associazione onlus LIDI:
 
"Al di là del pregiudizio sociale, le caratteristiche che si possono ritenere specifiche del genotipo introverso sono le seguenti:
 
  • un corredo di emozioni superiore alla media, associato ad un’intelligenza solitamente vivace e talora essa stessa superiore alla media;
  • una sensibilità sociale che comporta l’intuizione immediata degli stati d’animo e delle aspettative altrui;
  • un senso di pari dignità e di giustizia precoce, persistente e d’intensità spesso drammatica;
  • un orientamento di tipo idealistico, che comporta il riferimento ad un mondo caratterizzato da rapporti interpersonali corretti e delicati, tali da ridurre al minimo la possibilità di farsi del male;
  • una vocazione sociale altamente selettiva, che, per realizzarsi, richiede un certo grado di affinità e di sintonia con l’altro;
  • un’affettività molto intensa che tende a stabilire con il mondo (persone, natura, cultura, oggetti, animali) rapporti significativi e profondi;
  • un orientamento incline alla riflessione, all’introspezione e alla fantasia più che all’azione;
  • una predilezione per interessi intellettuali e creativi, alimentata dal piacere del funzionamento della mente;
  • un corredo di bisogni (d’appartenenza e d’individuazione) piuttosto ricco, per quanto diversamente rappresentato nei singoli individui. "

 

MICA MALE NO?

 

 

E’ perfettamente logico che nella nostra società venga attribuito un valore spesso negativo all’introversione.

Non dobbiamo dimenticare che l’umanità si è sviluppata anche grazie ai contatti sociali e alla capacità di comunicare.

E’ altrettanto importante ricordare che una minore quantità di rapporti sociali non significa essere anormali o asociali.

Albert Einstein, Isaac Newton, Charles Darwin erano di sicuro introversi, non per questo qualcuno può dire che fossero persone prive di contatto con la realtà e estranee alla loro società.

 

 

 

~ di iuoae su 26 settembre 2008.

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